La diga del Vajont è una diga situata nella provincia di Pordenone, nel nord-est dell'Italia. È costruita sul torrente Vajont e si trova nell'omonima valle.
La diga è stata completata nel 1959 ed è una diga a gravità, costruita principalmente per scopi idroelettrici. La sua altezza è di 262 metri, che lo rendeva all'epoca uno dei manufatti più alti del suo genere.
Tuttavia, la diga è nota principalmente per la tragedia avvenuta il 9 ottobre 1963. In quell'occasione, una frana di circa 260 milioni di metri cubi di terra e roccia scivolò improvvisamente nella vasca di accumulo dietro la diga, causando un'onda gigantesca di acqua ad alta velocità che travolse la valle sottostante.
L'onda raggiunse una velocità stimata di oltre 100 chilometri orari, distruggendo interi villaggi e causando la morte di oltre 1.900 persone. È stata una delle più grandi catastrofi industriali nella storia d'Italia.
L'evento ha portato a un dibattito sulle responsabilità della tragedia, poiché diverse segnalazioni e avvertimenti sulle possibili conseguenze dell'instabilità della montagna erano stati ignorati dai responsabili della diga.
Dopo la tragedia, la diga del Vajont è stata resa inutilizzabile per scopi idroelettrici, ma è ancora visibile. Oggi è un sito di interesse storico e turistico, con il Memorial Park del Vajont che commemora le vittime della tragedia.
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